Un ddl integra le attività degli enti locali. Più crediti scolastici ai volontari
PNRRL’assistenza domiciliare per gli anziani non autosufficienti cambierà pelle. Attraverso l’integrazione degli istituti dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) e del servizio di assistenza domiciliare (SAD) finalizzata a garantire un’offerta integrata di assistenza sanitaria, sociale e sociosanitaria, secondo un approccio basato sulla presa in carico di carattere continuativo e multidimensionale, orientato a favorire l’unitarietà delle risposte alla domanda di assistenza e cura, attraverso l’integrazione dei servizi erogati dalle ASL e dai comuni; la razionalizzazione dell’offerta di prestazioni socio-sanitarie che tenga conto delle condizioni dell’anziano; l’offerta di prestazioni di assistenza e cura di durata e intensità adeguati, come determinati sulla base dei bisogni e delle capacità della persona anziana. È una delle previsioni contenute nello schema di disegno di legge recante deleghe al governo in materia di politiche in favore delle persone anziane, anche in attuazione della missione 5, componente 2, riforma 2, del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti, approvato il 19 gennaio 2023 dal Consiglio dei ministri.
Solidarietà
Il ddl scommette sulla solidarietà e la coesione tra le generazioni, tanto da lanciare modelli di co-housing tra giovani privi di sostentamento e anziani non autosufficienti, in modo che possano reciprocamente sostenersi. Per questo si prevede:
Fragilità
Con riguardo agli interventi per la prevenzione della fragilità, spicca tra gli obiettivi da conseguire la possibilità, per la persona di età superiore a 80 anni o per la persona anziana affetta da patologie croniche suscettibili di aggravarsi con l’invecchiamento e che determinino il rischio di perdita dell’autonomia, “di accedere a una valutazione multidimensionale delle sue capacità e dei suoi bisogni di natura sociale, sanitaria e sociosanitaria, da effettuarsi nell’ambito dei PUA (Punto unico d’accesso, ndr) da parte di equipe multidisciplinari, sulla base della segnalazione dei medici di medicina generale, della rete ospedaliera, dei comuni e degli ambiti territoriali sociali (ATS)”;
Programmazione
Sotto i riflettori anche la definizione del Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (SNAA), con il compito di procedere alla programmazione integrata, alla valutazione e al monitoraggio degli interventi e dei servizi statali e territoriali rivolti alle persone anziane non autosufficienti, con la partecipazione attiva delle parti sociali e delle associazioni di settore, cui concorrono, a livello regionale, gli assessorati regionali competenti, i comuni, e le aziende sanitarie territoriali di ciascuna regione”
Sviluppo ATS
Nell'esercizio della delega il Governo si atterrà anche alla promozione su tutto il territorio nazionale, sulla base delle disposizioni regionali concernenti l’articolazione delle aree territoriali di riferimento, “di un omogeneo sviluppo degli ATS”, garantendo che questi costituiscano la sede operativa dei servizi sociali degli enti locali del territorio per lo svolgimento omogeneo sul territorio di tutte le funzioni tecniche di programmazione, gestione, erogazione e monitoraggio degli interventi nell’ambito dei servizi sociali per le persone anziane non autosufficienti residenti, soggiornanti e dimoranti presso i comuni che costituiscono l’ATS nonché per la gestione professionale di servizi integrati in collaborazione con i servizi sociosanitari.
Allegato
La Posta del Sindaco
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